INTOSSICAZIONE PER INALAZIONE DI VAPORI
Riportare esempi e vicende realmente accadute, relative a infortuni sul lavoro, può essere utile al fine di sensibilizzare ciascuno di noi sui pericoli e sui rischi relativi ad ogni attività lavorativa. Prendiamo ad esame un infortunio durante i lavori di impermeabilizzazione in una cantina, e in particolar modo un caso di intossicazione acuta per inalazione di vapori contenenti solventi. Nel 2006 durante alcuni lavori di impermeabilizzazione in una cantina non ventilata (circa 20 metri quadri), due operai dovevano posare un manto impermeabile con del bitume a caldo, ma lo strato di imprimitura per la posa del bitume, applicato la sera precedente, non si era ancora ben asciugato e la concentrazione di solvente nella cantina era troppo alta. Malgrado l’odore forte di solvente, gli operai iniziarono ugualmente i lavori perdendo così, dopo poco tempo, i sensi. Dopo essere stati soccorsi, uno dei due si riprese all’aria aperta, mentre l’altro venne trasportato all’ospedale. La causa dell’infortunio può essere stata la mancata adozione di misure di ventilazione efficaci e il fatto che i due operai possano aver diluito lo strato di imprimitura ad elevato tenore di solvente (toluene) con benzina per motori. In circostante simili si consigliano quindi alcune misure di sicurezza come:
- La ventilazione: bisogna cioè adottare adeguate misure di ventilazione durante l’applicazione dello strato di imprimitura contenente solventi e durante la colata di bitume a caldo nei locali chiusi e con una scarsa ventilazione naturale. Inoltre è necessario che l’aria contaminata venga evacuata all’esterno tramite un ventilatore di aspirazione;
- L’imprimitura non deve mai essere diluita con benzina per motori (a causa del contenuto di benzene), e in caso di diluizione è opportuno ricorrere ad altri tipi di solvente, meno tossici per la salute.
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