Laccio emostatico

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Il laccio emostatico è un dispositivo che serve a fermare il flusso sanguigno. Nell'ambito del primo soccorso, va usato esclusivamente in caso di gravi emorragie (nel caso del troncamento di un arto, ad esempio). Questo perché il mancato afflusso di sangue per un tempo prolungato può portare alla necrosi della parte. Quindi, prima di usare un laccio emostatico, bisogna essere sicuri che questa è l'ultima risorsa e che non si può proprio intervenire in altro modo. Oltre alla necrosi, il rischio è quello di causare ischemie. Un laccio emostatico non deve essere tenuto per più di cinquanta minuti, e ogni dieci minuti è sempre meglio allentarlo, senza toglierlo del tutto, e mai improvvisamente (comunque, un laccio emostatico può essere tolto solo da un medico del Pronto Soccorso).
Se si applica un laccio emostatico in caso di fratture esposte o schiacciamento di un arto, questo va applicato a monte della ferita (e prima di togliere il peso in caso di schiacciamento). In questi casi, stringere leggermente il laccio emostatico evita che sostanze che sono presenti normalmente nel muscolo in seguito allo schiacciamento entrino in circolo intossicando l'organismo.
Il laccio emostatico va sempre applicato a monte della ferita, cioè tra la ferita e il cuore, e ci si deve ricordare di non applicarlo mai sull'avambraccio o sul polpaccio, ma nella porzione di braccia e gambe in cui si trova un osso unico (femore o omero). In caso di incidente grave con più feriti, è necessario scrivere in maniera evidente sul viso o sul colletto del ferito la frase "portatore di laccio" e l'ora esatta in cui questo è stato applicato, per evitare necrosi.



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