L’IMPORTANZA DI INDOSSARE I GUANTI DA LAVORO
In relazione all’importanza di indossare i guanti da lavoro facciamo adesso riferimento ad alcuni infortuni avvenuti proprio in seguito alla mancanza di guanti.
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Il primo infortunio che raccontiamo è relativo a lavorazioni meccaniche su macchine. In particolare l'infortunato stava effettuando, con la collaborazione di un collega, il posizionamento di un tubo metallico lungo 5 metri e dal diametro di circa 16 centimetri. Il tubo, posizionato su due cavalletti posti alle estremità del tubo, doveva essere avvicinato ad una taglierina per la successiva lavorazione e mentre il collega tirava il tubo per posizionarlo nella zona di taglio questo cadeva dal cavalletto che si trovava all'estremità opposta. L'infortunato, che non indossava guanti e che si trovava all'estremità opposta, intento a tenere in posizione il tubo medesimo, cercava di sostenere il tubo in caduta infilando la mano sinistra nel tubo stesso. Ma a causa del peso eccessivo e del bordo tagliente dell'estremità del tubo, il lavoratore si procurava così un taglio alla mano sinistra. Come sempre è evidente che i fattori in gioco nella dinamica dell’incidente sono diversi. Intanto è evidente un insufficiente valutazione del rischio in quanto veniva manipolata una tubazione metallica con bordo tagliente utilizzando un numero insufficiente di cavalletti di sostegno. Tuttavia è ugualmente evidente che il mancato utilizzo di guanti antinfortunistici per lavorazioni meccaniche ha favorito e aggravato l’infortunio.
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Nel secondo caso in un azienda dedita al taglio, assemblaggio di vari materiali quali acciaio e legno per la parte strutturale degli arredi e banchi frigoriferi, un lavoratore dopo aver caricato con un carrello a mano portapezzi alcuni manufatti, si dirigeva verso la propria postazione lavorativa spingendo il proprio carrello. In quel mentre nella direzione opposta al senso di marcia sopraggiungevano altri due operai che spingevano a mano un'altro carrello con misure di ingombro ed altezze diverse, e con del materiale sopra. Incrociandosi in una porzione del reparto con spazi di manovra ristretti (per la presenza di materiale depositato a terra), i due carrelli passavano l'uno a fianco dell'altro e la mano destra del primo lavoratore che stava sul bordo esterno del carrello veniva ferita con un profondo taglio causato dal bordo di un semilavorato in acciaio che sporgeva dal ripiano del secondo carrello. Siamo di fronte in questo caso a errori di procedura e a carrelli non idonei al trasporto di materiale, senza maniglie o prese di appoggio per la movimentazione, né bordi o cassoni di contenimento, ma anche all’assenza di DPI, dei guanti antinfortunistici, che avrebbero notevolmente diminuito la gravità dell’infortunio.
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Infine un ultimo incidente che può sottolineare l’importanza della manutenzione dei DPI in quanto i dispositivi di protezione personale sono idonei solo quando sono in buono stato di conservazione. L’infortunio di cui parliamo ora è avvenuto a un lavoratore impegnato in attività di lucidatura di pezzi metallici con mola lucidatrice e con sostegno del pezzo a mano. Durante la levigatura di un pezzo sulla mola, il filo di cucitura del guanto da lavoro indossato dall’infortunato, sporgente per lo stato di deterioramento, veniva agganciato dal dado terminale dell'albero che fuoriusciva di alcuni millimetri dalla superficie esterna liscia dell'albero stesso. Questa situazione comportava la quindi torsione delle dita con l'asportazione di parti anatomiche del 2° e 3° dito della mano destra. L’analisi dell’incidente indica che la macchina lucidatrice con mola a stoffa non avrebbe dovuto avere un dado di fissaggio sporgente dalla superficie liscia dell'albero, ma è chiaro che tra i fattori determinanti dell’incidente c’è anche l’usura e il deterioramento dei guanti da lavoro.
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