Manutenzione estintori e accessori

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Manutenzione estintori e accessori

La manutenzione dei sistemi e dei sistemi antincendio non solo è indispensabile per permetterne funzionalità e efficienza nel tempo, ma è anche fondamentale per favorire la tutela della salute e sicurezza delle persone che si trovano a doverli utilizzare. È quindi giusto cercare di capire quale siano procedimenti più adeguati per la manutenzione degli estintori e dei loro accessori, e in particolare delle valvole. È bene, inoltre, ricordare che nella prevenzione incendi l’utilizzo, la movimentazione e il trasporto delle bombole contenenti gas comportano l’esposizione dei lavoratori a numerosi rischi che, come per altri casi, devono essere eliminati o ridotti, sia con l’utilizzo di prodotti specifici, sia attraverso la propria regolare manutenzione. I principali rischi nell’uso delle bombole di gas sono:

  • Rischio meccanico: la caduta della bombola, per la particolare forma, può provocare fratture e traumi anche gravi;

  • Rischi per la salute: la fuoriuscita del gas può provocare asfissia o intossicazione a causa della saturazione dell’atmosfera circostante;

  • Elevata pressione: la fuoriuscita del gas a causa della rottura della valvola imprime un moto rotatorio alla bombola;

  • Rischio di esplosione: l’esposizione alle alte temperature e basse temperature può provocare esplosioni.

 

Per quanto riguarda il rischio di fuoriuscita del gas dalle bombole è indispensabile tenere conto non solo dei rischi specifici dovuti alla pericolosità intrinseca del gas contenuto nelle bombole ma anche di quelli generici legati alla elevata energia potenziale dovuta alla sua pressione. Se la fuoriuscita può dipendere da un malfunzionamento o dalla rottura della valvola, gli incidenti sono connessi alla saturazione dell'ambiente in cui il gas è sprigionato e all'eventuale moto rotatorio che è impresso alla bombola per l'elevata energia sprigionata dalla pressione presente. In merito alla manutenzione delle valvole è giusto ricordare che per quanto riguarda i sistemi antincendio a supporto dell'attività di manutenzione sono disponibili specifiche norme tecniche il cui rispetto consente sia di garantire nel tempo la funzionalità e l'efficienza degli impianti e delle attrezzature, sia un puntuale rispetto delle disposizioni legislative. Queste norme forniscono le informazioni necessarie per eseguire correttamente la manutenzione dei sistemi e dei loro componenti. Le fasi di manutenzione si distinguono in due tipologie di interventi:

 

  • Intervento semplice, cioè interventi “di pulizia e di sostituzione dei componenti non direttamente a contatto con il gas (volantini, riduttori di flusso, sigilli ecc.)”;

 

  • Intervento complesso, di cui fanno parte ad esempio gli interventi che comportano la sostituzione dei componenti e degli accessori a diretto contatto con il gas (come valvole di sicurezza, manometri, flussometri ecc.).

C’e inoltre la pratica di rimessa a nuovo che consiste nelle operazioni che implicano lo smontaggio della valvola dalla bombola (o dal serbatoio), il controllo dei suoi componenti interni, il rimontaggio e l'installazione per rimettere la valvola in condizione di poter funzionare nuovamente. Per quanto riguarda la manutenzione degli estintori è sempre importante sapere che la nuova UNI 9994-1:2013 prescrive i criteri per effettuare il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la revisione programmata ed il collaudo degli estintori di incendio, ai fini di garantirne l’efficienza. La norma si applica alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli estintori d'incendio portatili e carrellati, inclusi gli estintori d'incendio per fuochi di classe D (e non si applica alle attività di installazione degli estintori d’incendio). Essa inoltre comporta:

  • Nuove fasi di manutenzione;

  • diversa tempistica per alcune tipologie di estintori;

  • La necessità di marcare, in fase di revisione e collaudo, la data e la denominazione dell’azienda, sia all’interno che all’esterno dell’estintore;

  • La sostituzione, in fase di revisione, della valvola erogatrice per gli estintori a biossido di carbonio;

  • La sostituzione, in fase di collaudo, della valvola erogatrice per garantire L’efficienza e la sicurezza di ogni estintore;

  • L’aggiornamento della documentazione di manutenzione.

 

Fra tutti gli strumenti a disposizione dell’uomo per combattere gli incendi, l’estintore è quello più diffuso, immediato e facile da usare per la sicurezza di qualsiasi edificio o veicolo a motore: se impiegato in maniera tempestiva e corretta su un principio d'incendio, avendo cura di non superare i limiti della sua capacità estinguente, l’estintore può consentire di contenere i danni materiali e tutelare l'incolumità delle persone. Al fine di tutelare la nostra sicurezza e quella degli altri risulta quindi sensato, e in parte doveroso, prendere in considerazione l’utilità di avere a portata di mano un estintore efficace ed efficiente e di sottoporlo a una manutenzione periodica per mantenerlo ai massimi livelli, rendendoci conto che le spese di acquisto e manutenzione sono nulle se confrontate a quelle ipotizzabili in caso di incendio. A prescrivere i criteri per una corretta manutenzione è la Norma UNI 9994 – 1 – 2013, che va a sostituirsi alla vecchia norma UNI 9994, edizione novembre 2003, e che costituisce quindi il nuovo riferimento per la verifica e la manutenzione degli estintori portatili e carrellati d’incendio. La norma specifica quali debbano essere le fasi caratterizzanti la manutenzione, ovvero: il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la revisione programmata ed il collaudo degli estintori di incendio, stabilendo poi i criteri su cui debbano basarsi tali fasi. Importante è che con questa norma le fasi di controllo e manutenzione sono passate da quattro a sei, in quanto alle quattro già esistenti si sono aggiunte le fasi del controllo iniziale e della manutenzione straordinaria. La norma UNI 9994- 1- 2013 si applica alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli estintori di incendio portatili e carrellati inclusi gli estintori di incendio per fuochi di classe D. La norma prevede che ogni estintore in esercizio debba essere dotato di un cartellino di manutenzione, sul quale deve essere riportato:

  • Il numero di matricola o altri estremi dell’estintore;

  • La ragione sociale e indirizzo e altri estremi di identificazione dell’azienda di manutenzione / persona competente;

  • Il tipo dell’estintore;

  • La massa lorda dell’estintore;

  • La carica effettiva;

  • Il tipo di fase effettuata ( 4.5 – 4.6 – 4.7 – 4.8 );

  • La data dell’intervento;

  • La scadenza del prossimo controllo, dove previsto da specifiche normative;

  • La sigla o il codice di riferimento o punzone identificativo del manutentore.

È importante sapere che quando viene effettuato per la prima volta il controllo iniziale, il cartellino del precedente manutentore deve essere rimosso e sostituito. La norma stabilisce inoltre la necessità di specificare il significato di alcuni concetti come:

 

  • Persona responsabile: cioè la persona responsabile di predisporre le misure di sicurezza antincendio appropriate per l’edificio o di supervisionarne il rispetto.

  • Azienda di manutenzione: cioè un’azienda organizzata e strutturata che abbia nel proprio oggetto sociale l’attività di manutenzione di estintori, dotata di persone competenti.

  • Persona competente: il manutentore o colui che si occupa della manutenzione. È quindi una persona dotata della necessaria formazione ed esperienza che ha per questo accesso ad attrezzature, apparecchiature ed informazioni, e conoscenze significative di qualsiasi procedura speciale, raccomandata dal produttore di un estintore, e in grado quindi di eseguire su tale estintore le procedure di manutenzione.

La persona responsabile deve predisporre un programma di manutenzione e deve tenere le registrazioni delle ispezioni eseguite in conformità con la norma UNI 9994 e/o con le istruzioni del produttore. Il mantenimento delle condizioni di efficienza è di competenza della persona responsabile.

 

La nuova edizione della norma presenta una terminologia più puntuale e attuale e dal punto di vista operativo troviamo alcune fondamentali novità, in quanto presenta:

  • Nuove fasi e periodicità di manutenzione;

  • La necessità di apporre la data di revisione (oltre che i riferimenti dell’azienda incaricata) internamente ed esternamente all’estintore;

  • La sostituzione delle valvole, per gli estintori a polvere in fase di collaudo e per gli estintori CO2 in fase di revisione;

  • L’aggiornamento della documentazione di manutenzione.

 

Con la nuova norma inoltre il campo di applicazione si è esteso anche agli estintori per fuochi generati da metalli combustibili quali potassio, sodio e loro leghe, magnesio, zinco, zirconio, titanio e alluminio in polvere (classe D), che anche se non dispongono di omologazione da parte del Ministero dell’Interno, risultano costruttivamente affini agli estintori a polvere.

Inoltre per gli estintori a base acqua innovativo è l’aggiornamento delle periodicità massime previste per la fase di revisione programmata, fase che comporta oltre alla verifica dei componenti anche la sostituzione dell’agente estinguente, e delle periodicità di collaudo. Accanto all’aggiornamento è stata inoltre introdotta una differenziazione delle periodicità in base alla tipologia di serbatoio (acciaio al carbonio, acciaio inox o lega d’alluminio), è quindi importante e necessario richiedere sempre al Costruttore degli estintori idrici, che hanno visto la durata dell’estinguente dilatata nel tempo, una dichiarazione sulla durata massima di permanenza nell’estintore dell’agente estinguente. Inoltre grazie alla nuova norma è stato introdotto anche il concetto di Estintori fuori servizio, in modo di dare la possibilità al tecnico che interviene di mettere fuori servizio un estintore ritenuto potenzialmente pericoloso.

 

Le fasi in cui si articola la manutenzione:

Controllo iniziale

Il controllo iniziale consiste in un esame che deve essere eseguito, anche contemporaneamente alla fase di controllo periodico, a cura dell’azienda di manutenzione subentrante, e deve prevedere una serie di accertamenti, quali:

  • Verificare che gli estintori non rientrino tra quelli da considerarsi fuori servizio, (cioè quelli di tipo non approvato ad esclusione degli estintori di classe D, quelli che presentino segni di corrosione, quelli che presentino ammaccature sul serbatoio, quelli sprovvisti delle marcature previste dalla legislazione vigente, quelli le cui parti di ricambio e gli agenti estinguenti non siano più disponibili; quelli con marcature e iscrizioni illeggibili e non sostituibili, quelli che devono essere ritirati dal mercato in conformità a disposizioni vigenti, quelli non dotati di libretto uso e manutenzione rilasciato dal produttore e quelli che abbiano superato i 18 anni di vita). Tutti gli estintori d’incendio per i quali non è consentita la manutenzione devono essere immediatamente messi fuori servizio e sull’estintore deve essere applicata un’etichetta riportante la dicitura“estintore fuori servizio”; si deve inoltre informare la persona responsabile e riportare la dizione “fuori servizio” sul cartellino di manutenzione collocato sull’estintore stesso.

  • Verificare che le iscrizioni e le marcature siano presenti e leggibili

  • Controllare che sia disponibile il libretto di uso e manutenzione rilasciato dal produttore. Qualora i documenti non siano disponibili, o siano solo parzialmente disponibili, il manutentore deve comunicare alla persona responsabile tale mancanza.

L’esito dell’attività di controllo iniziale deve essere comunicato alla persona responsabile. La fase di controllo iniziale si configura, quindi, come una presa in carico degli estintori ed è stata introdotta per meglio disciplinare il subentro delle aziende di manutenzione.

Sorveglianza

La fase di sorveglianza consiste nel controllare con costante e particolare attenzione l’estintore,  eseguendo alcuni accertamenti, oltre alle eventuali ulteriori indicazioni fornite dal produttore e/o  dall’installatore, tra i quali:  

  • Che l’estintore sia integro;

  • Che sia presente e segnalato con cartello;

  • Che il cartello sia chiaramente visibile;

  • Che sia immediatamente utilizzabile;

  • Che non sia manomesso;

  • Che le iscrizioni siano leggibili;

  • Che il cartellino di manutenzione sia presente;

  • Che l’indicatore di pressione sia presente sull’apparecchio;

  • Che l’estintore portatile non sia collocato sul pavimento.

 

Controllo periodico

Il controllo periodico deve essere eseguito da persona competente e consiste in una misura di prevenzione volta a verificare, con periodicità massima di 6 mesi (entro la fine del mese di competenza) l’efficienza degli estintori portatili o carrellati, tramite l’effettuazione di alcuni accertamenti, quali:

  • Il controllo del serraggio dei raccordi ruote-mozzi e la lubrificazione delle parti mobili;

  • La compilazione del cartellino di manutenzione con punzonatura della data di effettuazione del controllo;

  • Il controllo del tipo e dell’idoneità dell’agente estinguente in funzione delle aree da proteggere; 

  • Il controllo della presenza, del tipo e della carica delle bombole di gas ausiliario per gli estintori pressurizzati con tale sistema, secondo le indicazioni del produttore; 

  • La verifica mediante pesata della carica della bombola di anidride carbonica per la pressurizzazione degli estintori (a polvere, a schiuma, ecc.); 

  • Per gli estintori a pressione permanente, il controllo della pressione interna con uno strumento indipendente.

  • Per gli estintori a biossido di carbonio, il controllo dello stato di carica mediante pesatura.

  • Il controllo della presenza, del tipo e della carica delle bombole di gas ausiliario per gli estintori pressurizzati con tale sistema.

In sostanza deve essere controllata la completa e corretta funzionalità dell’estintore senza però  procedere a prove di funzionamento.  
La frequenza dei controlli deve essere almeno semestrale. 

 

Revisione programmata

Anche la revisione, come il controllo periodico deve essere effettuata da persona competente e consiste in una serie di interventi tecnici consistenti in una serie di accertamenti, quali:

– Un esame interno dell’apparecchio;

– Un controllo funzionale di tutte le parti;

– Un controllo dei componenti; pescante, tubi flessibili, ugelli ecc;

– La sostituzione dei dispositivi di sicurezza, se presenti;

– La sostituzione dell’agente estinguente;

– La sostituzione delle guarnizioni;

– La sostituzione della valvola erogatrice per gli estintori a biossido di carbonio;

– Il rimontaggio dell’estintore in perfetto stato di efficienza.

 

La frequenza con cui eseguire le operazioni previste per la fase di revisione sono:

  • 36 mesi per gli estintori a polvere;

  • 18 mesi per gli estintori ad acqua o schiuma;

  • 60 mesi per quelli ad anidride carbonica;

  • 72 per quelli ad idrocarburi alogenati;

Durante la fase di revisione su tutti gli estintori portatili e carrellati la data della revisione ( mese e anno) e la denominazione dell’azienda che l’ha effettuata devono essere riportata sia all’interno che all’esterno dell’estintore e ogni 5 anni, durante la fase di revisione degli estintori a biossido di carbonio, portatili e carrellati, la valvola erogatrice deve essere sostituita. Inoltre in fase di revisione, i ricambi utilizzati devono far conservare all’estintore la conformità al prototipo approvato o omologato dal Ministero dell’interno ed essere garantiti all’utilizzatore a cura del manutentore. Infatti la sostituzione di un elemento con un componente diverso da quello previsto nel prototipo approvato, fa decadere l’approvazione di tipo e rende il prodotto non conforme alla legge.

 

Collaudo

Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare la stabilità del serbatoio o della bombola dell’estintore in quanto facente parte di apparecchi a pressione. In occasione del collaudo dell’estintore (sia portatile che carrellato) la valvola erogatrice deve essere sostituita. La data del collaudo deve essere riportata all’interno e all’esterno dell’estintore. Il collaudo consiste quindi in una misura di prevenzione volta a verificare la stabilità del serbatoio o della bombola dell'estintore in quanto facente parte di apparecchi a pressione. Gli estintori a biossido di carbonio (CO2) e le bombole di gas ausiliario devono rispettare le scadenze indicate dalla legislazione vigente in materia di gas compressi e liquefatti e il produttore deve fornire tutte le indicazioni utili per effettuare il collaudo. Naturalmente gli estintori che vengono rimossi per eseguire gli interventi di revisione e collaudo devono essere prontamente rimpiazzati con altri aventi prestazioni non inferiori e in ogni caso gli estintori devono essere ricaricati anche quando siano stati utilizzati solo parzialmente.

 

Manutenzione straordinaria

La manutenzione straordinaria si attua durante la vita dell’estintore, ogni qual volta le operazioni di manutenzione ordinaria non siano sufficienti a ripristinare le condizioni di efficienza dell’estintore. La manutenzione straordinaria va a disciplinare, quindi, tutti quegli interventi – aggiuntivi rispetto alle verifiche “ordinarie”– attuati per garantire l’effettivo mantenimento dell’efficienza e dell’efficacia dell’estintore.



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