Manutenzione impianti a gas
Già a partire dal 15 ottobre, in molte zone d’Italia si riaccendono gli impianti di riscaldamento autonomi e centralizzati. Gli apparecchi alimentati a gas e i loro accessori devono obbligatoriamente recare la marcatura CE, loro apposta sotto responsabilità del fabbricante.
Solo così si avrà la certezza di acquistare apparecchi sicuri e che oltre a rispettare ambiente e salute, garantiscono le condizioni di sicurezza nel loro utilizzo e il corretto rendimento in termini di prestazioni. Per l’installazione e la manutenzione degli impianti e degli apparecchi, il “fai da te” è assolutamente vietato: bisogna rivolgersi unicamente a installatori e manutentori abilitati.
Il DM 37/08 prescrive che l’installazione, l’ampliamento, la trasformazione e la manutenzione degli impianti a gas a valle dei contatori siano eseguite esclusivamente da operatori abilitati, in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali, certificati da un “attestato di riconoscimento” rilasciato dalle Camere di Commercio o dalle Commissioni Provinciali per l’Artigianato. La stessa legge prescrive, inoltre, che al termine dei lavori l’installatore debba rilasciare una “dichiarazione di conformità” per attestare che l’impianto è stato installato a regola d’arte secondo le normative vigenti.
Inoltre, l’installatore saprà indicare se i locali di installazione rispondono alle necessarie prescrizioni per quanto riguarda la ventilazione, l’aerazione, l’evacuazione dei prodotti della combustione nonché per l’idonea ubicazione degli apparecchi di utilizzazione.
É inoltre importante sottoporre gli apparecchi alimentati a gas ai controlli periodici. Ad esempio la verifica di rendimento deve essere effettuata ogni due anni, come attualmente previsto dalla legge, affidandosi solo a tecnici abilitati. L’utilizzo del gas in ambiti domestici richiede il rispetto delle norme e delle leggi vigenti ma soprattutto buonsenso e responsabilità da parte degli utenti.
Per il CIG, anche nell’utilizzo del gas bisogna rispettare alcune buone abitudini: semplici azioni quotidiane che, debitamente e regolarmente eseguite, si dimostrano utili per la sicurezza propria e altrui. Quando si esce di casa, anche per brevi periodi, è consigliabile chiudere la valvola del contatore o quella di ingresso della tubazione di alimentazione del gas nei locali di abitazione o quella della bombola, quando non si utilizzano gli apparecchi. Acquistare piani di cottura provvisti del dispositivo di sicurezza (la cosiddetta termocoppia). Non allontanarsi dalla cucina lasciando cibi in cottura sul fuoco. Evitare di riempire troppo le pentole: la fuoriuscita di liquidi in ebollizione può causare lo spegnimento della fiamma ed originare gravi incidenti. Per accendere un bruciatore del piano di cottura è consigliata la procedura seguente: accendere il fiammifero; accostare il fiammifero acceso al bruciatore; aprire il rubinetto del gas. Eseguendo le operazioni in ordine inverso è possibile che, dopo aver aperto il rubinetto, intervenga qualche elemento di distrazione e la successiva accensione del fiammifero potrebbe produrre gravi conseguenze.
L’impiego di un rilevatore di gas può contribuire, con funzioni aggiuntive ma non sostitutive, alla sicurezza di impiego del gas combustibile, mediante una funzione di rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas.
Tutti gli apparecchi devono essere dotati di dispositivi di sorveglianza di fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della stessa. Per i piani di cottura non esiste ancora l’obbligo ma il CIG consiglia l’acquisto di impianti dotati del dispositivo. Il gas di per se stesso è generalmente inodore. Tuttavia viene opportunamente odorizzato come prevede la legge per consentire un pronto intervento in caso di fughe di gas. In caso si avverta odore di gas, bisogna prontamente chiamare, da un telefono esterno all’abitazione dove si avverte l’odore, l’Azienda preposta alla distribuzione del gas combustibile, evitando di accendere luci o azionare macchinari alimentati elettricamente. Successivamente se del caso si deve predisporre un’immediata verifica del proprio impianto chiamando un tecnico abilitato. I numeri di pronto intervento della Azienda di distribuzione sono riportati sulla bolletta che la Società di vendita del gas manda ai clienti. Se sussiste preoccupazione si consiglia di avvisare anche i Vigili del Fuoco.
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