Manutenzione impianti aerosol

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Manutenzione impianti aerosol

I generatori ad aerosol, a differenza dei sistemi antincendio tradizionali, non necessitano né di bombole né di ugelli e la loro attivazione avviene attraverso un cavo elettrico o un dispositivo termico. La capacità estinguente è calcolata sul volume da proteggere in quanto lo spegnimento avviene attraverso saturazione dell’ambiente.

L’installatore di tali sistemi dovrebbe fornire all’utente le istruzioni per uso, specificando le visite per l’ispezione e la formazione del personale, anche in relazione alle misure di sicurezza per il personale stesso, così come l’utente dovrebbe attuare un programma di ispezione, approntare una tabella di manutenzione e tenere le registrazioni delle ispezioni e della manutenzione.

Prima di ogni operazioni sull’impianto è necessario attuare una serie di operazioni preliminari, tra le quali:

  • Disinserire gli allarmi acustici o segnalazione di allarme;
  • Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare le condizioni di stato di tutti gli indicatori presenti su pannelli di controllo e comando;
  • Informare il personale di riferimento dell’utente dell’inizio attività;
  • Esporre un cartello riportante l’avvertenza “impianto in manutenzione;
  • Prima di effettuare qualsiasi manovra effettuare lettura e registrazione di tutti gli indicatori presenti sui pannelli di controllo e comando.

 

Settimanalmente l’utente deve verificare il corretto funzionamento dell’impianto:

  • Controllando il coretto posizionamento degli erogatori ed il loro collegamento alle linee di comando;
  • Controllando che eventuali chiavi selettore siano posizionate nella maniera stabilita dalla procedura di impianto;
  • Controllando che non vi siano accese spie di allarme o di guasto.

 

Inoltre l’utente dovrà provvedere alla formazione del personale incaricato alla gestione dell’impianto. Il controllo periodico semestrale deve essere invece effettuato da Azienda Specializzata che dovrà verificare l’impianto utilizzando strumentazioni specifiche, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento forniti dall’Utente. Dovrà quindi:

  • Controllare l’efficienza di eventuali alimentatori;
  • Controllare che le eventuali chiavi selettore siano posizionate nella maniera stabilita dalla procedura di impianto;
  • Controllare lo stato di carica di eventuali batterie tampone, con sostituzione ogni due anni di servizio con batterie di pari caratteristiche e aggiornare il registro manutenzione;
  • Controllare il corretto posizionamento degli erogatori secondo quanto dichiarato dal produttore e riportato in etichetta, procedendo alla loro sostituzione qualora siano scaduti i termini;
  • Controllare che non vi siano accese spie di allarme o di guasto.

 

Così come quello semestrale, anche il controllo periodico annuale deve essere effettuato da azienda specializzata che dovrà verificare l’impianto utilizzando strumentazioni specifiche, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento forniti dall’Utente. Anche in questo caso l’azienda specializzata dovrà:

  • Effettuare le prove in bianco del sistema per verificarne il corretto funzionamento ed al termine della prova ripristinare le condizioni di normale esercizio;
  • Controllare che le eventuali chiavi selettore siano posizionate nella maniera stabilita dalla procedura di impianto;
  • Controllare che non vi siano accese spie di allarme o di guasto;
  • Controllare il corretto posizionamento degli erogatori secondo quanto dichiarato dal produttore e riportato in etichetta e procedere alla loro sostituzione qualora siano scadutii termini;
  • Controllare lo stato di carica di eventuali batterie tampone, con sostituzione ogni due anni di servizio con batterie di pari caratteristiche;
  • Controllare l’efficienza di eventuali alimentatori;
  • Assicurarsi che non siano state apportate modifiche ai locali protetti, rispetto alla configurazione originaria, che possano pregiudicare il corretto funzionamento dell’impianto, annotarle e comunicarle con urgenza all’utente, aggiornando il registro manutenzione.

 

Ogni cinque anni è inoltre consigliabile sostituire, dove possibile, gli attuatori di ciascun erogatore. Nel caso in cui i documenti di impianto non siano disponibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposizione, o il loro aggiornamento è a cura dell’Utente o della persona dal lui preposta secondo la legislazione vigente. Prima di cominciare un’attività di controllo deve essere acquisita un copia del progetto esecutivo   relativo all’impianto. Sui documenti e disegni devono comparire alcune informazioni, fra le quali:

  • Nome dell’utente e/o proprietario;
  • Indirizzo del fabbricato;
  • Esecutore del progetto;
  • Responsabile del controllo progetto;
  • Destinazione d’uso dei fabbricati coperti da impianti;
  • Data del progetto.

 

Per la presa in carico degli impianti di aerosol condensato sono necessari alcuni documenti, riportanti:

  • Disegni in scala della disposizione e distribuzione degli erogatori di Aerosol.
  • L’ubicazione e la costruzione delle pareti e delle partizioni del volume protetto;
  • La rappresentazione in sezione del volume, a tutta altezza o in diagramma schematico, compreso il pavimento di accesso sopraelevato ed il soffitto sospeso;
  • La tabella delle attrezzature o la distinta dei materiali per ciascuna attrezzatura o dispositivo ;
  • Il fabbricante, il modello o il numero della parte, la quantità e la descrizione;
  • Il tipo di generatori di Aerosol impiegati;
  • La descrizione degli occupanti e dei pericoli per i quali è fornita la protezione;
  • La specifica dei generatori di Aerosol utilizzati;
  • La descrizione dei sistemi di rilevamento di incendio, azionamento e controllo.

 

È inoltre importante sapere che l’azienda di manutenzione, dopo ogni visita, deve mettere a disposizione del committente una documentazione, a conferma della corretta esecuzione dei lavori, riportante:

  • Il piano di lavoro. La data di consegna dei lavori, il tempo impiegato, il luogo, le persone che lo hanno eseguito, i preposti del committente che lo hanno avvallato e i materiali forniti o sostituiti;
  • Check list delle operazioni eseguite per ogni impianto manutenzionato, in funzione dei riferimenti normativi o del capitolato operativo applicato.;
  • Report o note di fine visita da cui si evinca: se il sistema dispone di tutti i disegni e della documentazione prevista dalle norme tecniche, se l’impianto è regolarmente funzionante, se sono state riscontrate anomalie e se sono state risolte, se sono state riscontrate anomalie e debba essere pianificata la loro soluzione, se l’impianto presenta delle non conformità e le azioni proposte per la loro soluzione, se l’ambiente protetto ha subito modifiche e le azioni proposte per l’adeguamento dell’impianto alle modifiche, se vi sono problemi ambientali o gestionali che possano compromettere il funzionamento e la funzionalità del sistema.

 

Sul mercato sono inoltre presenti attrezzature in grado di agevolare le operazioni di manutenzioni, fra le quali:

  • Kit di verifica integrità linee di collegamento tra unità di supporto e box di giunzione;
  • Attrezzature per la verifica dei sistemi di rilevazione come esposto alla sezione della presente linea guida;
  • Multimetro


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