Manutenzione manichetta, lance, idranti

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Manutenzione manichetta, lance, idranti

Le manichette antincendio si dividono in due categorie:

  • Manichette di mandata: ovvero tutte le manichette appiattibili che devono essere interamente distese prima nell’utilizzo e che sono comunemente usate nel servizio di spegnimento e nei complessi idrante;
  • Manichette di mandata e aspirazione: ovvero manichette rigide o semi-rigide che possono essere utilizzate senza essere svolte e che trovano impiego per l’aspirazione di acqua di spegnimento o nei naspi.

Le manichette di mandata, a loro volta, si dividono in quattro gruppi principali:

  • Manichette non rivestite per impieghi saltuari e rischi lievi;
  • Manichette rivestite in poliuretano o PVC per impieghi professionale e rischi medi;
  • Manichette rivestite internamente ed esternamente in gomma NBR per impieghi continui e rischi elevati;
  • Manichette per alte pressioni che possono essere sia a calza esterna semplice sia calza doppia secondo le norme USA.

Tutte le tubazioni antincendio devono essere verificate periodicamente e sottoposte ai seguenti controlli:

  • Ogni sei mesi devono essere srotolate completamente e sottoposte alla normale pressione di esercizio di rete;
  • Devono essere verificate le legature che non devono presentare perdite o trafilamenti;
  • Devono essere verificate visivamente e, se presentano lesioni o screpolature, devono essere controllate alla massima pressione di esercizio indicata dalle normative o nelle tabelle tecniche e, se del caso, devono essere sostituite;
  • In ogni caso ogni cinque anni devono essere sottoposte alla massima pressione di esercizio;
  • Dopo l’impiego, anche se non è trascorso il periodo di tempo indicato, le manichette devono essere sgocciolate per evitare ristagno di liquido all’interno e nel caso in cui siano sporche di grasso, olio ecc, dopo essere state ripulite con un panno con acqua tiepida senza usare detersivi che potrebbero lesionare la manichetta devono essere controllate alla normale pressione di rete per verificare eventuali lesioni del rivestimento impermeabilizzante;
  • Tutte le operazioni di cui sopra devono essere annotate nell’apposito registro e riportate, se esistente, sul cartellino di verifica periodica applicato alla tubazione.

Anche i componenti dei complessi idrante devono essere sottoposti ai seguenti controlli:

  • Verifica dell’integrità del sigillo posto sulla chiusura della cassetta;
  • Verifica dell’assenza di parti rugginose o, comunque, lesionate;
  • Verifica dell’assenza di insetti o simili;
  • Controllo della presenza dei seguenti componenti: manichetta raccordata, rubinetto idrante, lancia con getto pieno e nebulizzato e possibilità di intercettare il getto, selletta salva manichetta, lastra antinfortunistica tipo a rottura predetimata antinfortunistica, istruzioni d’uso e manutenzione, cartello segnalatore;
  • Verifica del buon funzionamento del rubinetto idrante;
  • Verifica del funzionamento della lancia.

 

Devono essere, inoltre, eseguite le seguenti manutenzioni:

  • Antiruggine sulle parti eventualmente lesionate e coloritura con colore adeguato;
  • Pulizia generale del complesso idrante;
  • Eventuale ingrassaggio delle parti che richiedono la protezione e la lubrificazione;

Tutte le operazioni di cui sopra devono essere registrate sull’apposito registro delle manutenzioni e verifiche antincendio da compilarsi a cura dei Manutentori e da conservarsi presso l’azienda.


I controlli regolari di tutti i naspi antincendio ed idranti a muro devono essere effettuati da parte del responsabile, o da persone da lui delegate, ad intervalli regolari in funzione di fattori ambientali e del rischio d’incendio per accettarsi che ogni napso o idrante:

  • Sia collocato nel posto designato;
  • Sia accessibile senza ostacoli, sia visibile chiaramente ed abbia istruzioni d’uso leggibili;
  • Non sia evidentemente difettoso, non presenti segni di corrosione o perdite.

 

Al fine di verificare la conformità al progetto dell’installazione dell’impianto di naspi di idranti, la persona responsabile deve conservare una planimetria riportante l’esatta ubicazione delle attrezzature ed i dati tecnici dell’impianto.

Il controllo e la manutenzione devono essere eseguiti da persona competente. La tubazione deve essere srotolata completamente e sottoposta alla pressione di rete. Devono essere controllati i seguenti punti:

  • L’attrezzatura deve essere accessibile senza ostacoli e non essere danneggiata; i componenti non devono presentare segni di corrosione o perdite;
  • Le istruzioni d’uso devono essere chiare e leggibili;
  • La localizzazione sia chiaramente segnalata;
  • I ganci d’acqua sia costante e sufficiente (è consigliato l’uso di indicatori di flusso e manometri);
  • Il getto d’acqua sia costante e sufficiente (è consigliato l’uso di indicatori di flusso e manometri);
  • L’indicatore di pressione (se presente) sia operativo ed indichi un valore di pressione compreso nella scala;
  • La tubazione deve essere controllata in tutta la sua lunghezza per rilevare eventuali screpolature, deformazioni, logoramenti, o danneggiamenti. se la tubazione presenta qualsiasi difetto deve essere sostituita o collaudata alla massima pressione di esercizio senza perdite o tra filamenti;
  • Il sistema di fissaggio della tubazione deve essere di tipo adeguato ad assicurare la tenuta;
  • Le bobine ruotino agevolmente in entrambi le direzioni;
  • Sui naspi automatici verificare il corretto funzionamento della valvola automatica ed il corretto funzionamento della valvola automatica d’intercettazione del servizio;
  • Verificare le condizioni della tubazione di alimentazione idrica, con particolare attenzione a segnali di logoramento o danneggiamento in caso di tubazione flessibile;
  • Se i sistemi sono collocati in una cassetta, verificare eventuali di danneggiamento e che i portelli della stessa si aprano agevolmente;
  • Verificare che la lancia erogatrice sia di tipo appropriato e di facile manovrabilità;
  • Verificare il funzionamento della eventuale guida di scorrimento della tubazione per assicurarsi che sia fissata correttamente e saldamente;
  • Lasciare il naspo antincendio e l’idrante a muro pronti per un uso immediato. nel caso siano necessari ulteriori lavori di manutenzione è necessario collocare sull’apparecchiatura un’etichetta “fuori servizio” e la persona competente deve informare l’utilizzatore.

 

Il controllo semestrale delle manichette, dei naspi e degli idranti consiste in una misura di prevenzione atta a verificare la completa e corretta funzionalità dei vari componenti l’impianto idrico antincendio, tramite:

  • La pulizia degli idranti e naspi (tubazioni, lance, sostegni, cassette, segnaletica), valvole, saracinesche, rubinetti, pompe, vasi di espansione, apparecchiature di misura ecc.
  • Il controllo visivo del buono stato di conservazione della rete di distribuzione, integrità e tenuta delle tubazioni a vista, rivestimenti, giunti, staffe e collari; integrità e corretto funzionamento di eventuali elettropompe, vasi di espansione, apparecchiature di misura, sonde di rilevamento, attacchi motopompa installati lungo la rete, valvole a sfera, saracinesche, rubinetti, raccordi, riduzioni ecc. al fine della perfetta efficienza e del corretto funzionamento dell’impianto;
  • Il controllo visivo dell’integrità dei componenti terminali l’impianto: in particolare degli idranti e/o naspi, delle lance, raccordi, riduzioni, tappi, cassonetti, cassette, lastre e/o vetri, secondo la tipologia ;
  • La presenza del talloncino di verifica sui corredi idranti e naspi con data (mese e anno) di controllo e firma del manutentore;
  • Il controllo delle connessioni elettriche in genere (elettropompe, valvole motorizzate, alimentazioni cavi scaldanti ecc.);
  • La rilevazione e controllo della pressione statica di rete sui manometri;
  • La presenza di acqua nell’impianto con l’apertura, anche parziale, di un idrante e/o naspo:
  • La presenza di idonea cartellonistica di segnalazione per gli idranti e/o naspi.

 

La verifica annuale consiste invece in una serie di prove e misure da effettuarsi in occasione delle verifiche e/o dei collaudi secondo le seguenti modalità:

  • Verifica del regolare flusso di alimentazione dell’impianto, aprendo completamente un idrante terminale per ogni ramo principale della rete a servizio di due o più idranti e/o naspi o il singolo idrante nel caso di unica installazione;
  • Misura di pressione e portata da effettuarsi per almeno 1/3 degli idranti e/o naspi presenti nel singolo ramo di impianto, al fine di individuare eventuali anomalie rispetto alle prestazioni prefissate o di progetto;
  • Prova di tenuta idraulica per l’esercizio delle tubazioni flessibili e semirigide, secondo quanto previsto dalle norme.

 

Il collaudo quinquennale consiste in una misura di prevenzione volta a verificare la corretta tenuta ed efficienza dell’impianto, comprese le tubazioni flessibili e semirigide in dotazione agli idranti e/o naspi, tramite l’effettuazione dei seguenti accertamenti e interventi:

  • Controllo del corretto funzionamento dei dispositivi di manovra, rubinetti o valvole di intercettazione idranti e/o naspi e la relativa prova di flusso;
  • Prova di avviamento delle pompe gemellari di ricircolo antigelo;
  • Verifica della tenuta e del corretto funzionamento dei gruppi di antiriflusso, delle valvole a sfera, di sicurezza e motorizzate, saracinesche presenti nelle stazioni di pompaggio e lungo la rete dell’impianto;
  • Verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature di misura, manometri e termometri. La manutenzione degli idranti si suddivide in 4 fasi:
  • Sorveglianza: da effettuarsi quotidianamente dal personale dell’azienda;
  • Controllo visivo: da eseguirsi semestralmente, per verificare visivamente che non ci siano state manomissioni alle dotazioni degli idranti;
  • Controllo in pressione: da effettuare annualmente provando alla pressione di rete ogni manichetta per verificare che non ci siano perdite;
  • Collaudo alla pressione di esercizio della manichetta ogni 5 anni o quando vengano evidenziate eventuali sfilacciature o abrasioni della manichetta.
  • Alla fine di ogni visita, nella stessa relazione degli estintori, verranno anche gli idranti dove verranno riportati tutti i dati (N°, Posizione nell’azienda, Diametro Manichetta, Costruttore, Anno produzione, data ultimo collaudo, ultimo controllo in pressione, ultimo controllo visivo ed eventuali anomalie). Il canone è calcolato come media tra Controllo visivo, Verifica annuale e Collaudo quinquennale comprensivo di minuterie e varie di ogni idrante. Annualmente verrà anche verificata la pressione statica della rete tramite l’apposito tappo.

 

La manutenzione degli idranti si suddivide in 4 fasi:

  • Sorveglianza: da effettuarsi quotidianamente dal personale dell’azienda;
  • Controllo visivo: da eseguirsi semestralmente, per verificare visivamente che non ci siano state manomissioni alle dotazioni degli idranti;
  • Controllo in pressione: da effettuare annualmente provando alla pressione di rete ogni manichetta per verificare che non ci siano perdite;
  • Collaudo alla pressione di esercizio della manichetta ogni 5 anni o quando vengano evidenziate eventuali sfilacciature o abrasioni della manichetta.

 

Alla fine di ogni visita, nella stessa relazione degli estintori, verranno anche gli idranti dove verranno riportati tutti i dati (N°, Posizione nell’azienda, Diametro Manichetta, Costruttore, Anno produzione, data ultimo collaudo, ultimo controllo in pressione, ultimo controllo visivo ed eventuali anomalie). Il canone è calcolato come media tra Controllo visivo, Verifica annuale e Collaudo quinquennale comprensivo di minuterie e varie di ogni idrante. Annualmente verrà anche verificata la pressione statica della rete tramite l’apposito tappo.



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